Come mantenere sempre monitorate le case di campagna e di villeggiatura senza utilizzare la linea fissa?
La visione delle telecamere su smartphone da parte dell’utente finale è diventata, ormai, quasi uno status symbol. Sembra essere di moda esibire davanti a parenti e amici la visione del proprio impianto di videosorveglianza sul proprio device, mostrando addirittura la possibilità di muovere una Speed Dome con un semplice tocco sull’app. Questa moda però si scontra con un’altra tendenza tutta italiana: l’abbandono delle linee fisse in favore di connessioni mobili anche per la prima casa.
L’abbandono della linea fissa
Le sempre migliori performance delle reti LTE, unitamente alle offerte a prezzi stracciati da parte degli operatori, inducono sempre più clienti ad abbandonare le linee fisse in favore di router con SIM all’interno. Le offerte di pacchetti dati sempre più generosi, permettono a una comune famiglia di far fronte ai bisogni “informatici” di base. La mancanza di linea internet fissa collide, dal punto di vista tecnico, con la necessità di rendere raggiungibili da remoto i propri impianti. Questo perché in quasi nessuna circostanza ormai gli operatori di telefonia mobile rilasciano l’IP Pubblico sulle proprie SIM.
Raggiungere gli impianti da remoto
Cosa dobbiamo fare quindi quando un nostro cliente – provvisto di sola connessione 3G/4G – chiede di rendere raggiungibile da remoto il proprio impianto? In prima istanza, è fondamentale evitare di utilizzare i router forniti dagli operatori, famosi anche con il nome amichevole di “saponetta”. Questi oggetti infatti abitualmente non sono provvisti di porte Ethernet, obbligando l’installatore a precari collegamenti wireless, nascendo appunto per connessioni “saltuarie” di qualche ora e non essendo assolutamente affidabili nel mantenere attiva una connessione sette giorni su sette H24 senza alcun blocco. Dentro ogni “saponetta” è presente una SIM: sarà sufficiente trasferirla in un router 4G professionale per ottenere un risultato assai più affidabile. Fra questi hardware ricordiamo Mikrotik, Teltonika, o anche Huawei. Fra le peculiarità di un router 4G “per uso intensivo” ricordiamo la robustezza dell’hardware, la possibilità di gestire operazioni quali port-forwarding o VPN (che vedremo dopo essere fondamentali) e, non meno importante, la capacità di auto-riavviarsi in caso di prolungata mancanza di connessione. Ma tutto questo non basta. Infatti anche in presenza di un router 4G ad alte prestazioni tutte le configurazioni risulteranno inutili in mancanza di IP Pubblico che ad oggi è possibile ottenere solo su richiesta e solo con alcuni operatori (TIM, Vodafone). Tale richiesta può risultare complessa e seguita da lunghe attese.
L’utilizzo dei cloud
L’alternativa all’IP Pubblico più in voga è di sicuro l’uso di cloud che ormai ogni costruttore di videosorveglianza mette a disposizione dei propri installatori. Tuttavia questa soluzione, benché sia di indubbia comodità e di facile realizzazione, pone due problemi. Il primo è la dubbia sicurezza che questi cloud offrono. La loro affidabilità e il loro rispetto della privacy dei clienti è stato negli ultimi mesi spesso oggetto di “attenzione” di autorità e governi, prima ancora che di noi tecnici. Ma anche fingendo di non interessarci di questo problema oppure essendo sicuri della sicurezza del cloud del nostro fornitore (perché ad esempio molte aziende italiane hanno lavorato molto bene in tal senso) bisogna stare molto attenti al consumo di dati: molti cloud infatti per funzionare tengono aperta la connessione e, a fine mese, anche con un uso relativamente moderato delle app si finisce per avere un consumo importante di traffico che sarà poi difficile giustificare al nostro cliente.
Il consumo e le tariffe
Molta attenzione va posta infine sul piano dati da scegliere per questo tipo di connessione: senza considerare utilizzi promiscui dove il budget di giga sarà molto maggiore, se dobbiamo solo garantire connessione a un impianto di videosorveglianza scegliamo piani tariffari che diano a disposizione almeno 5 gigabyte mensili. Quasi sempre saranno sovradimensionati ma, soprattutto nei primi mesi, faranno egregiamente fronte alla “smania” del vostro cliente di far vedere a tutti gli amici il loro nuovo “giocattolo”. Il che, pensandoci bene, rappresenta per ogni installatore la migliore delle pubblicità!