La sigla SPD significa “Surge Protection Device” ovvero dispositivo di protezione dalle sovratensioni, serve per limitare le sovratensioni sia di origine atmosferica (fulmini) sia originate da altre cause come ad esempio le manovre sulla rete.
Gli SPD possono essere costituiti da spinterometri (piccolo spazio d’aria tra due parti metalliche in tensione) e/o da varistori che sono particolari resistori che hanno la proprietà di variare la resistenza in funzione della tensione (ved. grafico). Quando la tensione tra i conduttori attivi o verso terra supera un certo valore gli SPD diminuiscono bruscamente la loro resistenza e iniziano a condurre grandi correnti limitando in questo modo la sovratensione.
Gli scaricatori di sovratensione per impianti in bassa tensione sono suddivisi dalle Norme in 3 classi in funzione dell’intensità e forma d’onda dell’impulso di prova a cui devono resistere.
Quando vanno installati
Non esiste una legge che obbliga l’installazione degli SPD, ma per seguire la regola d’arte (ex legge 186/68) va fatta un’analisi del rischio da sovratensioni di origine atmosferica.
Per gli edifici che non presentano rischi specifici è consigliabile usare la procedura semplificata che con l’aiuto di un software permette di fare la valutazione in poche decine di minuti. Il programma ci indica se è necessaria o meno l’installazione di SPD per proteggere la vita umana. Altro conto è invece la protezione delle apparecchiature elettroniche del committente, egli informato dei rischi, può decidere di rinunciare alla protezione dei propri beni, tale eventuale rinuncia è opportuno che sia in forma scritta in modo da evitare eventuali contenziosi in caso di danni dovuti a sovratensioni.