Comoli Ferrari, fin dalla sua nascita, ha saputo mettere al centro del suo operare i bisogni del cliente. L’ascolto, la serietà e la lunga esperienza nel settore fanno sì che l’azienda possa essere a pieno titolo identificata come un trusted solution partner, in grado di offrire efficaci soluzioni sempre in linea con l’evoluzione di un mondo in costante trasformazione.
Fondata nel lontano 1929 da un’intuizione del Cav. Paolo Ferrari e Stefano Comoli, l’azienda nacque per soddisfare quelle che erano le esigenze di un’evoluzione infrastrutturale del Paese, e, pertanto, i fondatori decisero di concentrarsi sulla realizzazione di impianti elettrici, in ambito civile e industriale. In breve tempo l’azienda riuscì a farsi identificare dal mercato come punto di riferimento nella costruzione di cabine elettriche, impianti sollevamento d’acqua per l’irrigazione e illuminazione pubblica, ma anche nella realizzazione di linee elettriche per le Ferrovie dello Stato e impianti industriali.
Solo durante la Seconda Guerra Mondiale, Comoli Ferrari assunse un ruolo ancor più determinate nella fornitura di materiale elettrico, di difficile reperibilità al tempo, riuscendo a resistere e reagire con determinazione ai numerosi interventi requisitori dell’esercito tedesco. Con la fine del conflitto, Paolo Ferrari e Stefano Comoli decisero di affrontare altri investimenti, costituendo una Società a Responsabilità Limitata, già con l’intenzione di approdare a un progetto di distribuzione.
Dopo la scomparsa di Stefano Comoli, e l’abbandono dell’attività di installazione, Paolo Ferrari completò la trasformazione dell’Azienda dedicando sforzi al consolidamento dell’attività di distribuzione. Col tempo, l’impresa ha vissuto crescite importanti e costanti, attraverso numerose acquisizioni e nuove aperture di punti vendita in tutto il Centro Nord Italia, divenendo, inoltre, uno dei principali riferimenti per il settore, anche grazie alla creazione della prima fiera specialistica in grado di mettere a confronto tutti gli attori della filiera.
Da allora, l’azienda non ha mai smesso di guardare avanti e di lavorare costantemente per continuare ad evolversi, puntando ad anticipare il mercato, partendo proprio dai bisogni dei suoi interlocutori. Oggi Comoli Ferrari è un Gruppo che vanta oltre 1.200 collaboratori, è presente in 8 regioni italiane con 112 punti vendita, e ha registrato un fatturato consolidato, nel 2022, superiore ai 620 milioni di euro.
Abbiamo intervistato Raffaele Veneruso, Direttore Commerciale e Marketing Strategico di Comoli Ferrari, per conoscere presente e futuro di un’azienda in costante movimento.
Quali sono, ad oggi, i vostri settori di competenza?
«Negli ultimi anni siamo andati oltre i settori per noi “tradizionali” di civile e industriale, che hanno caratterizzato il mondo della distribuzione per decenni. Abbiamo, infatti, investito importanti risorse, e raccolto altrettanti successi, in ambito Home&Building Automation, Entertainment, Energy, E-mobility, Lighting, Indoor Air Quality, Industrial Automation, Power Distribution, Safety, Security e Marine;
ma, soprattutto, stiamo consolidando investimenti in ambito Service, guardando, in questo modo, non solo a servizi di natura tecnica, quanto, piuttosto, di supporto allo sviluppo e alla futuribilità delle oltre 50.000 imprese clienti con cui collaboriamo quotidianamente».
Come è stato l’andamento del mercato nel 2022?
«Il 2022 è stato un anno di forte crescita per il nostro settore, caratterizzato soprattutto da un incremento del valore delle materie prime e quindi, di conseguenza, dei prezzi. Oltre che caratterizzato da una particolare attenzione al mondo energy e, più nello specifico, alle fonti di energia alternative, quali, per esempio, il fotovoltaico. Tale scelta ha contribuito significativamente a marcare lo scorso anno come uno degli anni più proficui per tutti gli operatori del nostro mondo, di cui anche noi, senza dubbio, abbiamo beneficiato di riflesso.
A questo proposito c’è stata la volontà, da parte nostra, di investire sul consolidamento del core business, diversamente da chi ha scelto di cavalcare l’onda del fotovoltaico, a volte a svantaggio di un consolidamento dei numeri».
Quali sono quindi, a suo avviso, i settori trainanti e quali quelli in sofferenza?
«Sicuramente, tra i trainanti, non posso non citare il mondo dell’Energy, alimentato anche dalle richieste dettate dagli interventi normativi del Governo, che ne hanno facilitato lo sviluppo. È il settore che ha contribuito certamente a una crescita maggiore e ciò talvolta a discapito del settore civile che, proprio per le questioni di cui sopra, ha espresso il suo potenziale più in un contesto edilizio, che impiantistico».
Quanto hanno influito i problemi di difficoltà a reperire materie prime e le problematiche legate agli alti costi dell’energia?
«Sicuramente negli ultimi anni e, per certi versi, ancora oggi, siamo stati costretti ad affrontare difficoltà inerenti alla disponibilità di materiale. Questa contingenza, che ha avuto un impatto notevole non solo sulla performance in vendita ma più in generale sul risultato economico dell’azienda, ci ha unicamente dato un’ulteriore spinta e motivazione ad accelerare sul percorso già intrapreso: quello di fornire al cliente tutto quanto necessario per portare a termine, con successo, il proprio operato, rispondendo puntualmente all’esigenza palesata dal suo stesso committente.
Una delle principali caratteristiche di un distributore evoluto è infatti quella di avere sempre alternative coerenti e compatibili con la richiesta. Cosa che, invece, non appartiene ad alcun produttore, il quale, per sua natura, tende a specializzarsi in specifici ambiti».
Dal punto di vista del mercato, quali sono le aspettative per prossimi mesi?
«È diventato davvero difficile fare previsioni in un contesto dinamico e soggetto a continui mutamenti come quello che attualmente viviamo, ma posso dire che, senz’altro, il nostro Paese, in questo preciso momento, si trova a dover far fronte ad importanti cambiamenti strutturali, i quali richiederanno necessariamente il contributo di tutti gli attori dei diversi settori per potervi fare fronte.
Se ci fermassimo a pensare, per un attimo, anche solo al vasto tema della sostenibilità sociale, economica e ambientale, ci renderemmo immediatamente conto che il nostro Paese necessita ancora di interventi infrastrutturali complessi che, se accompagnati da corretti provvedimenti governativi, non potranno che produrre maggiori opportunità per chi sarà adeguatamente pronto all’evoluzione che ci attende.
All’interno dell’agenda 2030, per esempio, tra i rilevanti atti di interesse pubblico a cui far fronte, emergono urgenti e cospicui investimenti da mettere in campo con perizia e professionalità. In questo scenario, solo chi sarà in grado di mettere a disposizione risorse competenti e specializzate, capaci di agire con uno sguardo rivolto al futuro, potrà godere dei frutti di tale presagito sviluppo».
Parliamo di punti vendita: avete in previsione nuove aperture?
«Oggi Comoli Ferrari conta 112 punti vendita distribuiti in 8 regioni d’Italia quali Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Marche e Sardegna. Ma abbiamo in previsione di aumentare la nostra presenza e capillarità, non solo in aree in cui già esprimiamo noi stessi, ma anche in aree dove ad oggi non abbiamo presidio diretto.
Vogliamo farlo in una modalità mista, che quindi preveda crescita organica, ma anche discontinua, attraverso operazioni di collaborazione con attori già presenti sui territori, nonché con nuove acquisizioni».
Quali strategie attuate nei confronti della distribuzione?
«Uno dei temi principali che deve sempre di più caratterizzare il nostro “Go To Market” è proprio quello della Customer Intimacy, che, per sua natura, porta ad essere più vicini al cliente, supportandolo e affiancandolo in ogni fase del suo lavoro: da esecutore e da imprenditore, puntando ad elementi differenzianti che riescano a farci identificare come un punto di riferimento, per oggi e per domani.
La vendita del solo prodotto non rappresenta più alcuno spunto per puntare a una differenziazione ed è per questo che siamo ormai concentrati sulla realizzazione e vendita di soluzioni, in grado di contemplare tutto ciò che è utile al conseguimento del successo per i nostri clienti, partendo dal presupposto che ogni loro successo è e sarà sempre anche un nostro obiettivo».
Quali sono i servizi che offrite ai vostri clienti?
«Abbiamo iniziato da diversi anni un percorso specifico nella messa a punto di servizi dedicati non solo ai nostri clienti, nell’accezione più tradizionale del termine, ma anche nei confronti di tutti gli stakeholder di riferimento del settore, fino ad arrivare a fornire servizi a supporto dello sviluppo delle diverse attività di impresa.
Abbiamo iniziato questo percorso facendo tesoro di quanto emerso dall’analisi dei bisogni dei nostri interlocutori, che abbiamo ascoltato con specifiche survey, e che continuiamo ad ascoltare quotidianamente. I bisogni sono, infatti, in continua evoluzione, e un’azienda come la nostra, che vuole “anticipare i tempi” ed esprimere leadership in tal senso, non può esimersi dall’essere costantemente in modalità di ascolto.
Oggi i nostri clienti beneficiano, per il solo fatto di essere insieme e collaborare sul mercato, di servizi tecnici, di marketing, di consulenza finanziaria, consulenza normativa e legale, oltre a supporti che vanno dalla progettazione fino al post-vendita. Dalla nascita del bisogno alla realizzazione, fino alla gestione del post installazione»
La logistica, all’interno della distribuzione, è un fattore importantissimo. Come funziona nella vostra azienda e quali vantaggi presenta?
«Da sempre la disponibilità di prodotto e anche la velocità di consegna hanno rappresentato il fulcro principale della ragion d’essere di un servizio logistico. Oggi stiamo compiendo un ulteriore passo in avanti, identificando, anche all’interno di tale servizio, ulteriori elementi di sicurezza, fiducia, credibilità che portino il cliente stesso a valorizzare un supporto che per troppo tempo è stato classificato come mero “servizio di consegna”.
Per potersi differenziare anche in quest’ambito è, oggi più di ieri, necessario guardare oltre il nostro stesso settore e fare quindi tesoro di ciò che altri attori di differenti filiere sono stati in grado di realizzare. Come? Puntando a fattori che vanno ben oltre il costo e il prezzo di ciò che vendiamo, per efficacia ed efficienza, oltre che per semplicità e flessibilità».
In che modo fate formazione e che valore date a questo tipo di attività?
«La nostra proposta formativa è diversificata e di alto livello, rivolgendosi a differenti interlocutori. Oggi affianchiamo ai più tradizionali corsi tecnici dedicati alla conoscenza di prodotto, oltre che alle dinamiche di installazione e utilizzo degli stessi, anche corsi e percorsi formativi per la gestione d’impresa, corsi dedicati al mondo della progettazione, oltre a percorsi specifici dedicati ad ogni singolo dipendente d’impresa, in funzione delle proprie mansioni e responsabilità.
Oltre alla formazione rivolta al personale esterno all’azienda, siamo sempre più focalizzati sulla preparazione dei nostri collaboratori, al fine di accrescere le competenze interne».
Qual è il vostro impegno per la sostenibilità?
«Abbiamo iniziato da tempo un percorso volto a porre attenzione alla sostenibilità del nostro operato, coinvolgendo ogni singolo reparto interno alla nostra azienda. È un percorso in fase di sviluppo, che vuole partire dall’interno per guardare all’esterno, attraverso l’offerta stessa che proponiamo ai nostri clienti. Per questo resta per noi un punto fermo agire contemplando sempre gli aspetti di sostenibilità sociale, economica e ambientale, fino ad arrivare a proporre soluzioni che rispondano il più possibile, compatibilmente con la specifica esigenza, a tali aspetti a noi cari».