È possibile utilizzare un interruttore differenziale tetrapolare in un circuito monofase?
La risposta è sì, poiché il principio di funzionamento degli interruttori differenziali è quello di sommare le correnti che passano attraverso i tuoi contatti. La somma delle correnti deve essere uguale a zero, o almeno meno della metà del valore della corrente differenziale assegnata, cioè IΔ = 15 mA. Se due di questi contatti non sono collegati, aggiungeranno una I = 0 A ciascuno, senza influenzare il corretto funzionamento dell’interruttore differenziale. Esistono tre modi per collegare un interruttore differenziale a quattro poli ai circuiti monofase.
Modo 1
Secondo lo schema 1 deve essere preso in considerazione il cablaggio del morsetto del neutro e del morsetto di fase corrispondente (terminali 5-6) per il funzionamento del pulsante di prova, poiché solitamente tra questi morsetti passa la corrente per il pulsante di prova. Si consiglia di verificare ciò analizzando lo schema sulla parte anteriore dell’interruttore differenziale. Vengono mantenuti i valori di corrente e di guasto assegnati.
Modo 2
Seguendo le indicazioni presenti sullo schema 2 è possibile alimentare due circuiti monofase indipendenti. Vengono mantenuti i valori di corrente e di correnti guasto assegnati.
Modo 3
Secondo lo schema 3 si alimenta un singolo circuito di fase come nel caso dello schema 1, ma si raddoppia la sensibilità, cioè si mantiene la corrente assegnata, ma la corrente di guasto assegnata è ridotta alla metà. Nel caso di un interruttore con IΔ=30 mA, questo si comporterà come se fosse IΔ=15 mA.
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