Tommaso Ritucci, presidente di Arame, analizza le evoluzioni del settore degli agenti di materiale elettrico e annuncia nuove iniziative dell’associazione. Tra queste, la creazione di una commissione dedicata al contratto d’agenzia, con l’obiettivo di supportare gli agenti in un mercato in continua evoluzione.
Il Presidente Nazionale di ARAME, Tommaso Ritucci, inquadra l’attuale momento dell’associazione di categoria degli agenti e delle agenzie di materiale elettrico italiane alla vigilia dell’annuale assemblea nazionale, prevista il 29 novembre a Bologna.
In un 2024 segnato da molti avvenimenti e non certamente da un incremento delle vendite di materiale elettrico, quali sono state le “note liete” per ARAME?
«È cresciuta la consapevolezza circa il ruolo dell’associazione di rappresentare gli interessi organizzati di una categoria imprenditoriale che, a sua volta, sta affrontando dei cambiamenti epocali. Questo emerge chiaramente durante i nostri incontri, dove il contributo di idee da parte di tutti sta portando alla nascita di progetti che coinvolgono sia l’associazione nazionale che le sue emanazioni sul territorio».
Quali sono le iniziative più importanti a livello nazionale?
«È stata recentemente costituita in seno all’associazione una commissione incaricata di approfondire tutti gli aspetti correlati all’attuazione del contratto d’agenzia. Ne fanno parte il sottoscritto in qualità di Presidente Nazionale ARAME, il nostro consulente legale, avv. Michele Taccarelli, il Segretario Raffaele Palma, i Consiglieri Giorgio Festinese e Vincenzo Salerno, il Consigliere del Direttivo ARAME Piemonte Alessandro Galluzzo e il Responsabile Comunicazione Stefano Troilo.
I membri della commissione portano in dote competenze legali, conoscenza approfondita delle problematiche degli agenti di commercio, visione d’insieme sui mercati e sulle loro dinamiche evolutive. Attraverso questa nuova iniziativa, offriremo agli agenti associati un supporto ancora più puntuale ed efficace. La commissione sta redigendo uno studio sulle problematiche delle agenzie, che sarà presentato il 29 novembre».
Cosa si sta muovendo, invece, sui territori?
«Parallelamente, a livello locale, abbiamo moltiplicato le iniziative dedicate alla formazione e alle occasioni di networking. Ad esempio, in Puglia hanno preso il via degli incontri itineranti sul territorio regionale, permettendo agli associati di incontrarsi di volta in volta presso le sedi delle diverse agenzie.
ARAME Lombardia ha avviato una serie di corsi di formazione e aggiornamento sul neuromarketing e sulle tecniche di vendita, riservati ai collaboratori delle agenzie. La formazione è anche al centro delle attività di ARAME Piemonte, che include anche gli associati liguri. Per loro saranno organizzati focus specifici sulla gestione dei dati e sull’analisi dei principali indicatori finanziari».
A quali servizi possono accedere gli associati?
«La segreteria nazionale ARAME è il punto di riferimento per qualsiasi richiesta di supporto e di accesso ai servizi che offriamo. Primo fra tutti i servizi c’è la consulenza legale, affidata all’avvocato Michele Taccarelli, prevede un primo contatto gratuito e un tariffario convenzionato. Nell’ambito di questo servizio è possibile richiedere assistenza in tema di contratti d’agenzia, trattamento previdenziale degli agenti e per altre questioni non chiaramente previste dalle norme e dagli Accordi Economici Collettivi.
I nostri delegati sul territorio, vale a dire Consiglieri Nazionali e Presidenti dei Direttivi Regionali, offrono anche un supporto puntuale a tutti i colleghi che avessero bisogno di entrare in contatto con ARAME per qualsiasi motivo. Infine, c’è il nostro ufficio di comunicazione che svolge un lavoro di promozione dell’associazione e delle iniziative svolte sui territori, dialogando con i nostri diversi interlocutori.
C’è anche il podcast “Agenti di Materiale Elettrico”, che dà voce agli associati e ad altre figure che hanno da esprimere concetti interessanti per il nostro settore, è sempre più seguito e rilanciato sui social, in primis su LinkedIn».
Nonostante i vostri sforzi, la piattaforma basata sulla Blockchain per la condivisione dei dati tra produttori, agenti e grossisti resta in stand-by.
«PABCHAIN, sviluppata da Metel in collaborazione con il Politecnico di Milano, ha registrato un significativo contributo da parte di ARAME fin dalla precedente consigliatura presieduta da Vincenzo Salerno. Che la Blockchain sia una delle tecnologie del futuro è evidente, come è chiaro che la piattaforma PABCHAIN avrebbe potuto aiutare le agenzie, ma non solo, a gestire in maniera sicura, efficiente e trasparente i dati che sono oggetto di gestione o di scambio quotidiano.
Prendiamo atto che non tutti i dubbi sull’adozione di questa piattaforma da parte degli altri attori della filiera siano stati chiariti. ARAME continuerà a cercare soluzioni innovative per migliorare la gestione dei dati, a beneficio di tutte le componenti della filiera».
Come intendete coinvolgere gli agenti tuttora non associati?
«Siamo pronti ad accogliere agenti e agenzie, specialmente se attivi nelle aree che al momento contano meno associati, vale a dire il Centro Italia, attraverso incontri mirati e iniziative locali. A conferma di questo, renderemo possibile la partecipazione alla prossima assemblea nazionale, in programma a Bologna, anche agli agenti non associati».
Parliamo di distribuzione, i grossisti “pesano” sempre di più…
«La concentrazione in atto nella distribuzione di materiale elettrico prosegue, tra acquisizioni di aziende importanti e altre operazioni che coinvolgono grossisti più “piccoli” in termini di dimensioni e fatturato, ma che nei propri territori hanno una rilevanza tale da risultare strategici ai fini di un’acquisizione.
Le agenzie ormai si confrontano, secondo le proprie caratteristiche e quelle del territorio in cui operano, con grossisti non soltanto maggiormente strutturati sul territorio, ma anche dotati di maggiore potere contrattuale. Questo può incidere e rimodulare gli equilibri di tutta la filiera».
Cosa potrà succedere invece tra le agenzie?
«Va anche detto che le agenzie di materiale elettrico sono più strutturate che in passato e in alcuni casi, soprattutto al Nord, hanno dato vita ad aggregazioni vincenti. Parliamo di realtà imprenditoriali che si sono evolute molto nel corso degli anni, con una sensibile accelerazione negli ultimi dieci».
Si va incontro ad aggregazioni anche in questo ambito?
«A differenza di altri settori merceologici, nel comparto del materiale elettrico assistiamo, e continueremo ad assistere, alla nascita di agenzie in cui due o più soci uniscono le forze e creano un gruppo di lavoro in possesso di specifiche competenze tecniche.
Le ditte individuali non mancano ma queste rappresenteranno sempre più l’eccezione anziché la regola. Inoltre, in questo settore, improvvisarsi non è assolutamente possibile. Occorre formarsi, aggiornarsi e dotarsi di collaboratori a loro volta qualificati».
Considerando che le normative europee spingono all’elettrificazione, ci sarà sempre più bisogno di tecnologie all’avanguardia. E quindi di agenti di materiale elettrico.
«Sono d’accordo. Sebbene non siano poche le aziende che abbiano deciso di puntare su una rete diretta di funzionari di vendita, le nostre agenzie e le persone che ne fanno parte svolgono un compito difficilmente sostituibile. Conoscere i prodotti, le loro caratteristiche e le relative potenzialità è imprescindibile. Ma la capacità di individuare un mercato e in alcuni casi di crearlo è nel DNA degli agenti del nostro settore. Le nuove norme, come quelle che faranno seguito alla Direttiva Case Green, ci aiuteranno a confermare il valore aggiunto che gli agenti apportano al nostro settore».