
Oltre trent’anni di attività per Tecno Project, azienda con sede a poca distanza dal centro di Firenze, che si attesta come una delle più longeve sul territorio.
Abbiamo intervistato Lucia Terzani, che ricopre il ruolo di Responsabile amministrativo e del personale oltre ad essere Presidente del Consiglio di Amministrazione che dirige l’azienda, per farci raccontare la storia di Tecno Project.
Ci potrebbe raccontare come nasce l’azienda?

«Tecno Project nasce nel 1992 ed è stata fondata da quattro dipendenti di una società di impianti elettrici ma, in seguito, si sono uniti altri quattro ex dipendenti della stessa società che a loro volta avevano già fondato un’altra loro ditta.
Nel 1995 la società si è trasformata da Snc in Srl e nel 1998 ci siamo trasferiti in quella che è la sede attuale: un immobile dove, oltre agli uffici, è presente anche il magazzino e una reseda esterna. La nostra caratteristica principale è sempre stata quella di avere un numero considerevole di amministratori, tutti operativi.
Io mi occupo del lavoro in sede mentre i miei colleghi sono tutti operativi al di fuori. Da tanto tempo ormai ci conosciamo e lavoriamo insieme e fra noi si è creata grande intesa e collaborazione».
Da quanti lavoratori è composta Tecno Project? Ci può descrivere come siete organizzati in azienda?
«Ad oggi la società conta cinque amministratori: oltre a me ci sono Rolando Tovoli, Andrea Tognozzi, Andrea Dessì e Maurizio Bonvini. Abbiamo, inoltre, otto dipendenti e ci avvaliamo di diversi collaboratori esterni che sono ormai di fiducia. L’organizzazione interna della società è gestita totalmente dai cinque amministratori, sia per la parte tecnica sia per la parte amministrativa, commerciale, acquisti e mezzi».
In quali tipologie di lavori vi siete specializzati negli anni?
«La società ha come obiettivo principale quello di fornire servizi come la progettazione, che attualmente è esterna, la realizzazione e la manutenzione di impianti elettrici e speciali sia in campo industriale sia terziario, civile e pubblica amministrazione.
Nel dettaglio ci occupiamo di: impianti elettrici in ambito civile, terziario, industriale; costruzione quadri elettrici; cabine di trasformazione MT/BT; automazione industriale; domotica; impianti fotovoltaici; protezione scariche atmosferiche; sistemi antincendio; sistemi antintrusione e sistemi controllo accessi; sistemi di videosorveglianza TVCC; cablaggi per la trasmissione di dati e ponti wireless; sistemi di supervisione e regolazione impianti meccanici; manutenzione degli impianti. Tutto ciò è garantito con un servizio di reperibilità 24h/365 giorni».

A Firenze siete ormai molto conosciuti, quali sono i vostri lavori più recenti e di cosa vi state occupando attualmente?
«Da sempre lavoriamo su Firenze e provincia e questo ci ha permesso di farci conoscere per le nostre realizzazioni. Attualmente stiamo svolgendo dei lavori per diversi alberghi nel centro storico, in Via Calimala e in Via Lamberti, curiamo inoltre la manutenzione della Fondazione della Cassa di Risparmio di Firenze, del Teatro della Pergola e dell’Opera di Santa Croce, e dopo aver partecipato ai relativi bandi, abbiamo realizzato lavori per la rimessa a norma degli impianti antincendio nelle scuole del Comune di Firenze».
Quali sono ad oggi i lavori maggiormente richiesti dalla clientela?
«Oggi c’è moltissima richiesta per gli impianti fotovoltaici e per tutto ciò che riguarda il risparmio energetico. Noi ci occupiamo solo dell’installazione dei pannelli solari, la parte documentale invece viene gestita da un’altra società con cui collaboriamo».
Quanto è importante per voi la formazione professionale e quanto tempo vi dedicate?
«La formazione è importante per rimanere riuscire ad essere sempre aggiornati sulle nuove tecnologie e su nuovi materiali che permettono di ottimizzare gli impianti. Nel nostro caso, dedichiamo molto tempo alla formazione per la sicurezza nel cantiere e per i nuovi prodotti».
Che consigli vi sentite di poter dare ai giovani che intendono avvicinarsi a questa professione?
«Ai giovani consigliamo sicuramente di seguire scuole specialistiche che permettono di avvicinarsi con le pratiche di questo mestiere. La difficoltà principale ad oggi è trovare personale: non mi sembra che ci sia un grande appeal per questi lavori manuali, in cui occorre molto impegno e bisogna “sporcarsi”, anche se poi in fondo sono attività molto creative che danno una grossa soddisfazione».