Tommaso Ritucci, presidente nazionale di ARAME, illustra le attività e i progetti dell’associazione di categoria degli agenti di materiale elettrico, analizzando le prospettive dell’intera filiera del materiale elettrico.
Il 2023 è stato un anno che ha superato le aspettative. Partendo da questa premessa Tommaso Ritucci, Presidente Nazionale di ARAME, mette a fuoco le priorità e gli obiettivi dell’associazione di categoria degli agenti di materiale elettrico, che quest’anno taglia il traguardo dei 45 anni di attività. ARAME è stata infatti fondata a Roma nel 1979 e oggi riunisce gli agenti e agenzie di rappresentanza attivi in Italia.
Su quali elementi l’associazione sta facendo leva per le prossime attività?
«Anzitutto, sulla certezza di avere invertito il trend di decrescita degli anni precedenti, acuitosi in particolar modo durante l’emergenza Covid. Le prime evidenze le avevamo colte già in occasione dell’assemblea elettiva 2021, che registrò una forte partecipazione nonostante le difficoltà di quel periodo.
Oggi, l’incremento degli associati ad ARAME è costante e consolidato, grazie alla capacità dei nostri consiglieri e delegati di analizzare le problematiche delle agenzie e di prospettare loro delle soluzioni. Ora abbiamo diversi obiettivi da raggiungere. Quello principale consiste nell’ulteriore allargamento della base associativa. Altri progetti sono in via di definizione e saremo lieti di darne notizia nella seconda parte dell’anno».
Cosa, in particolare, l’ha resa soddisfatta del percorso fin qui compiuto alla presidenza di ARAME?
«Se guardo al percorso fin qui compiuto nel suo insieme, sono molto soddisfatto della partecipazione. Da Presidente Nazionale, mi adopero infatti in prima persona affinché chi entra a far parte di ARAME abbia la certezza che la nostra associazione lavora esclusivamente per gli interessi dell’intera categoria. Questo è un punto fondamentale: siamo un’associazione di categoria che rappresenta le agenzie, tutte, nei più importanti consessi del settore, e non persegue interessi di parte».
La vostra attività di promozione e informazione è stata piuttosto significativa in merito alla piattaforma PABCHAIN di Metel, che consente la gestione dei dati, in primis quelli sul venduto necessari per la determinazione delle provvigioni, tramite la Blockchain
«Questo è stato il fiore all’occhiello degli ultimi anni di lavoro di ARAME. Ricordiamo infatti che lo strumento, sviluppato da Metel in collaborazione con il Politecnico di Milano, ha registrato un significativo contributo da parte nostra fin dalla precedente consigliatura presieduta da Vincenzo Salerno, oggi Consigliere Nazionale. La Blockchain è una delle tecnologie del prossimo futuro e uno strumento come PABCHAIN aiuterà le agenzie, ma non solo, a gestire in maniera sicura ed efficiente e trasparente i dati che sono oggetto di gestione o di scambio tra gli attori della filiera».
Il funzionamento della Blockchain può apparire più complesso di quel che effettivamente sia. Ma qual è stata la risposta da parte dei diversi attori?
«Il lavoro di Metel è stato encomiabile, perché l’interfaccia di PABCHAIN risulta estremamente semplice e intuitiva. Per facilitare la comprensione del tutto, abbiamo prodotto anche un podcast tematico, intitolato “Settore Elettrico & Blockchain”, che è possibile ascoltare sui siti della nostra associazione e di Metel, oltre che su Spotify.
Ciò premesso, come tutte le innovazioni, anche PABCHAIN ha bisogno di tempo affinché sia metabolizzato in modo omogeneo. In una prima fase, le maggiori adesioni sono state da parte delle agenzie e dei produttori, mentre negli ultimi mesi si sono registrate molte manifestazioni d’interesse e le prime adesioni da parte dei distributori. Insieme ai produttori, noi agenti non dobbiamo smettere di parlarne e di confrontarci sul tema, perché PABCHAIN non è un progetto statico, ma una piattaforma capace di evolversi non solo in funzione delle tecnologie e del mercato, ma anche di modellarsi sulle esigenze di tutti gli addetti ai lavori come appunto i distributori, soggetti imprescindibili per l’attuazione dei rapporti tra le agenzie e le proprie mandanti.
Non sono un tecnico, ma avendo ascoltato più volte la presentazione del progetto in occasione di eventi sul territorio e incontri a tema, non ho dubbi su come questo possa diventare lo strumento più efficiente e utile per l’intera filiera».
Per un agente di commercio, le attività sul territorio sono imprescindibili. ARAME ha in programma dei meeting nelle varie regioni d’Italia in cui è attiva?
«Nelle regioni in cui ARAME è presente con dei Direttivi Regionali, gli incontri tra agenti associati sono piuttosto frequenti e ricchi di contenuti. In occasione di una recente iniziativa di ARAME Puglia alla quale sono stato invitato, ad esempio, ho potuto constatare in prima persona la partecipazione degli agenti della regione a quell’evento. Lo stesso si può dire delle altre riunioni organizzate a livello locale, dove l’apporto dei Presidenti regionali non ha prezzo.
A livello nazionale, invece, abbiamo l’intenzione di continuare a organizzare incontri nelle aree in cui ARAME ha dei margini di miglioramento in termini di associati. Gli incontri realizzati in Lazio e in Veneto negli ultimi due anni hanno dato dei buoni riscontri. Continueremo pertanto a proporre il nostro modello associativo diffusamente sul territorio nazionale, cercando di cogliere delle opportunità di dialogo con le agenzie di quelle aree che al momento sono rimaste ai margini della vita associativa».
Lato distribuzione, i grossisti “pesano” sempre di più. Cosa potrà succedere invece tra le agenzie?
«La categoria funge da anello di congiunzione fra la produzione e la distribuzione. Ciò deve spingerci a guardare con molta attenzione a quello che sta succedendo, che si può riassumere appunto nella parola “concentrazione”. Le notizie sulle recenti acquisizioni non ci hanno colto di sorpresa.
Piuttosto, ci spingono a riflettere su quanto oggi per un’agenzia sia utile, e sottolineo questa parola, far parte di un’associazione di categoria come ARAME, che garantisce la cura degli interessi della categoria nei confronti di interlocutori di dimensioni sempre più importanti».
Semplificando al massimo, ci sono da un lato i grandi gruppi industriali, dall’altro i “big” della distribuzione. Le agenzie dovranno giocoforza ingrandirsi?
«È evidente che le agenzie dovranno adeguarsi, secondo le proprie caratteristiche e quelle del territorio in cui operano, alle esigenze di interlocutori sempre più strutturati. E a maggior ragione non potranno fare a meno di avere un punto di riferimento nell’associazione di categoria.
ARAME ha una quota sociale piccola ma significativa in Metel. Per questo partecipa a incontri con distributori e produttori che precedono spesso le intese tra le associazioni di categoria, nei quali il ruolo degli agenti è sempre più riconosciuto. Non esistono molte altre occasioni per potersi confrontare con produttori e distributori. Ma sono proprio queste occasioni che ci consentono di farlo, nell’interesse dell’intera categoria professionale».
A quali servizi possono invece accedere gli associati?
«La segreteria nazionale ARAME è il punto di riferimento per qualsiasi richiesta di supporto nelle aree in cui eroghiamo i nostri servizi. Tra questi c’è la consulenza legale, affidata all’avvocato Michele Taccarelli, che prevede un primo contatto gratuito e un tariffario estremamente conveniente per la gestione dei contratti d’agenzia, di aspetti legati al trattamento previdenziale e molto altro ancora.
Attraverso il nostro staff e i delegati sul territorio, offriamo un supporto puntuale su altre aree, dalla formazione alla comunicazione, a tutti gli agenti associati che ne fanno richiesta. Sul sito Arame.it è stata invece attivata un’area riservata che, previa registrazione, consente alle agenzie associate di pubblicare e aggiornare informazioni commerciali e di contatto, e ai visitatori iscritti di poterle consultare tramite un motore di ricerca. Uno strumento semplice ed efficace per favorire l’incontro tra domanda e offerta.
Stiamo inoltre dando voce ai nostri associati e alle figure del settore con il podcast “Agenti di Materiale Elettrico».