«Esiste una Norma tecnica a garanzia della qualità degli adattatori per spine per uso industriale e civile? Ne trovo con prezzi e prestazioni molto diversi e non so come orientarmi», chiede un lettore di Elettro.
Rispondo piuttosto rapidamente: la norma richiesta dal lettore esiste ed è la Norma CEI EN 50250 “Adattatori di sistema per uso industriale”, ma poi aggiungo qualcosa anche se non richiesto. Si tratta di una norma di prodotto, quindi di interesse più per i costruttori che per gli impiantisti, che tuttavia, contiene alcune informazioni utili anche per gli utenti e gli impiantisti.
Gli adattatori di sistema per uso industriale sono costituiti da una custodia incorporante una parte spina industriale bipolare con terra, 16 A, 6 h 250 V c.a. e da una o due prese di tipo domestico o similare con corrente fino a 16 A. Indubbiamente si tratta qualcosa di molto comodo quando l’utente ha a disposizione solo una presa industriale e tutti gli utilizzatori con presa di tipo domestico o similare tanto che è diventato comune vedere adattatori industriali usati in modo permanente in luoghi come ristoranti, bar e simili.
Al di là della qualità o meno del prodotto (che tuttavia non deve essere trascurata, soprattutto in questo genere di prodotti dove, come osserva il lettore, si trova un’offerta piuttosto ampia o addirittura, qualche volta, troppo ampia verso il basso), è corretto utilizzare questi adattatori in modo permanente quando è necessario adattare gli standard delle prese e delle spine? In realtà no, anche un adattatore perfettamente conforme alla sua norma di prodotto ovvero proprio alla EN 50250 è destinato a un uso solo temporaneo. Senza parlare di adattatori di dubbia provenienza, la Norma prescrive (art. 7.1) che tale indicazione sia l’unica indicazione chiaramente visibile sempre (ovvero anche con adattatore in uso).
È una precisazione del normatore per informare l’utilizzatore che l’uso prolungato di adattatori può portare a sovratemperature importanti a causa delle resistenze di contatto con pericolo di incendio. Abbassando la qualità (di solito anche in termini di elasticità del metallo utilizzato per i contatti) l’effetto è ancora più evidente, ma qui andiamo su prodotti non conformi.
Inutile ricordare che le protezioni dell’impianto devono e possono formalmente proteggere con certezza solo fino alla presa fissa. Purtroppo, il mercato attuale non offre soluzioni pienamente conformi per sostituire gli adattatori in tutte quelle situazioni di impiego permanente, ma alternative valide possono essere cercate nella realizzazione di una cassetta ad hoc che integra, ad esempio, una presa interbloccata unita e una presa civile bipasso.