
Caleffi offre soluzioni made in Italy per impianti idrotermosanitari a energia tradizionale o rinnovabile. Negli ultimi anni l’azienda è entrata in contatto con il mondo elettrico per offrire prodotti per impianti in grado di garantire il massimo comfort senza distogliere l’attenzione da efficienza e sostenibilità.
Caleffi sviluppa e produce componenti per impianti di riscaldamento e raffrescamento, ventilazione meccanica controllata, prodotti idrosanitari e componentistica per le nuove tecnologie a energia rinnovabile: pompe di calore, biomassa, solare e geotermico. Caleffi Spa è a capo del Gruppo omonimo che conta più di 1.630 dipendenti in tutto il mondo e distribuisce in oltre 90 paesi, con un fatturato consolidato di 484 milioni di euro per il 2023.
Gli impianti produttivi dell’azienda sono tutti collocati in Italia per avere un controllo efficace e monitorato sul 100% della produzione e per garantire il reale rispetto degli standard qualitativi imposti dalle normative internazionali oltre che dalle scelte aziendali.
Abbiamo rivolto alcune domande a Dario Cerutti, Direttore Commerciale Italia, per scoprire di più sull’azienda e per riflettere insieme sulle sfide e sugli sviluppi futuri nell’ottica di una progressiva fusione tra mercato elettrico e idrotermosanitario.
Qual è stato l’andamento del mercato nel corso dello scorso anno?

«Nel corso del 2023 il settore ha beneficiato ancora degli effetti dell’Ecobonus per la riqualificazione energetica degli edifici esistenti e del Superbonus 110. Questo ha contribuito ulteriormente alla nostra crescita ma siamo consapevoli che, per il 2024, ci aspettano nuove sfide, forse meno ambiziose delle precedenti in vista del termine degli incentivi fiscali e bonus statali. Nonostante questo, rimaniamo ottimisti nel pensare al settore comunque in crescita grazie ai nuovi obiettivi di efficientamento imposti dall’Europa».
Elettrico e ITS erano due mondi nettamente separati; ora le cose stanno cambiando. Qual è il suo pensiero?
«I settori idrotermosanitario ed elettrico non sono più nettamente separati. Da circa 3 anni, alcuni importanti distributori elettrici hanno tentato di ampliare il loro business proponendo soluzioni anche per l’impiantistica idrotermosanitaria. Non sempre questa operazione ha avuto successo poiché andrebbero incrementate anche le conoscenze tecniche a supporto della nuova offerta di prodotti. Invece, questi distributori hanno arricchito la loro gamma prodotti ma non hanno modificato la loro strategia: continuano a rivolgersi al cliente target, l’elettricista, senza considerare che non ha conoscenze in merito alle componenti sanitarie.
Per far fronte a questo ostacolo, i distributori più strutturati hanno corretto la loro impostazione inserendo addetti alle vendite qualificati provenienti dal settore idrotermosanitario. Sono figure dalla conoscenza completa del nostro settore, in grado di approcciarsi correttamente con l’installatore elettrico e anche di fare una formazione minima adeguata.
Possiamo dedurre che, nonostante gli impianti siano sempre più integrati, gli impiantisti nella maggior parte dei casi sono tuttora specifici per ogni settore. La convergenza delle mansioni sarà lenta ma probabilmente progressiva poiché gli impianti richiederanno sempre più un’integrazione di competenze».
Opportunità ed eventuali criticità?
«Dobbiamo tener presente che l’impiantistica avrà un ruolo fondamentale per migliorare le performance degli impianti e renderli meno energivori. Questo ovviamente riguarda anche i componenti meccanici idrotermosanitari che, per effetto dell’evoluzione tecnologica, avranno sempre più necessità di unirsi a componenti elettronici evolvendo a componenti connessi.
L’adozione delle nuove tecnologie digitali a servizio degli smart building sarà quasi un obbligo, per ridurre i consumi energetici e avere un maggior controllo della gestione e delle performance. Per questo motivo, riteniamo che la formazione ha e avrà un ruolo molto importante nei prossimi anni, perché sarà il supporto necessario ai professionisti per familiarizzare con le nuove soluzioni impiantistiche».
Quali strumenti mettete in atto per far fronte a queste sfide?
«Caleffi offre un’ampia gamma di opzioni di formazione per migliorare le conoscenze e le competenze tecniche. Mettiamo a disposizione materiale non solo in formato digitale ma anche sotto forma di campioni sezionati, di impianti funzionanti e di pannelli dimostrativi concreti.
A questo scopo, abbiamo inserito all’interno del nostro show-room e spazio esperienziale un impianto funzionante, oltre a diversi display a tematica verticale. La Sala Experience è infatti uno spazio situato al primo piano del nostro Centro Ricerche CUBOROSSO dedicato a meeting e corsi di formazione in cui non solo condividiamo il nostro know-how, ma attiviamo uno scambio continuo e reciproco con i nostri ospiti, che ci permette di apprendere a nostra volta».
Quali risorse vengono destinate dall’azienda alla ricerca e allo sviluppo di soluzioni innovative?
«Dedichiamo un’intera porzione della nostra sede principale a Fontaneto d’Agogna per ricerca e sviluppo. Questa struttura si chiama CUBOROSSO ed è il Centro Ricerche Caleffi. Al suo interno prendono forma le nostre idee: dalla fase concettuale allo sviluppo, dal progetto al prototipo idoneo anche per i test di laboratorio che avvengono al piano terra della stessa struttura.
L’utilizzo di un prototipo in resina ci permette di ottimizzare i tempi e ridurre notevolmente i costi di creazione del primo campione testabile. La cura che mettiamo a ogni passaggio garantisce che i nostri prodotti vengono creati per offrire la maggior affidabilità, qualità tipica del Made in Italy, durata nel tempo e vantaggi per l’utente finale».
In questo modo siamo sempre presenti a fianco del progettista, passandogli informazioni che lo aiutino a migliorare la sua proposta, sviluppando oggetti (BIM, app, schemi) che lo affianchino nel quotidiano e lo supportino nel suo lavoro.

Scegliendo un prodotto su tutti, ci focalizziamo su CALEFFI CODE® che rappresenta al meglio l’integrazione con il settore e la componentistica elettronica. CALEFFI CODE® è un sistema intelligente e avanzato per il controllo della temperatura in impianti a radiatori che garantisce fino al 30% di risparmio energetico.
Si compone di un Gateway che controlla e gestisce il riscaldamento secondo la programmazione dell’utente, comunicando con il comando elettronico wireless Comfort Control che regola automaticamente la temperatura in caso di variazioni rispetto ai valori impostati e il sensore di temperatura Sensor che completa il sistema permettendo di rilevare variazioni di temperatura in zone più ampie, dove non arriva il collegamento tramite Comfort Control.
CALEFFI CODE® è il perfetto esempio di come prodotti classici come le valvole termostatiche si siano adattati alle nuove tecnologie».
Quali sono i vostri servizi di pre e post-vendita?
«La stessa attenzione dedicata alla fase produttiva viene garantita anche nell’approccio con il cliente. Offriamo un servizio di pre-vendita a supporto del professionista nella fase progettuale e un efficiente servizio di post-vendita come consulenza all’installatore. Diamo molta importanza al supporto del cliente dalla fase di richiesta e scelta del prodotto fino alla sua installazione».
Quali strategie commerciali avete attuato nei confronti della distribuzione?
«Alcune aziende specifiche del settore ITS hanno escluso a priori la possibilità di affacciarsi anche al settore elettrico. A differenza di queste, Caleffi non ha alcuna preclusione a prendervene parte e a collaborare con i suoi specialisti, a condizione che rispettino le regole commerciali e non alterino il funzionamento della filiera ITS».
Avete previsto delle promozioni o dei servizi particolari per gli installatori?
«Non abbiamo mai ritenuto gli sconti elevati un’efficace strategia commerciale. Un approccio al ribasso crediamo sia svalutante per il nostro prodotto e per la nostra struttura in generale. Questo non significa che non vengano loro dedicate azioni mirate: un paio di volte all’anno impostiamo promozioni specifiche. Regolarmente proponiamo attività di formazione e materiale per un loro adeguato aggiornamento».