La tecnologia IP spesso viene relegata solo ai grandi impianti di videosorveglianza e, tra le ragione per cui avviene, c’è la credenza errata di molti installatori che la difficoltà di realizzazione di un impianto di questo tipo sia elevata.
In risposta molti costruttori di telecamere e registratori hanno messo in commercio NVR con switch PoE integrati con i quali, a patto di collegarvi telecamere IP delle medesima marca, l’impianto diventa letteralmente “plug&play”. È sufficiente infatti collegare il connettore RJ45 del cavo dati alla porta dello switch e attendere qualche secondo perché l’NVR, in maniera del tutto automatica, ci permetta di vedere le immagini.
Tuttavia questo tipo di impianto, pur ricadendo nel mondo IP, perde in realtà molte peculiarità chiave della tecnologia. Basti pensare infatti che un NVR di tal fattura obbliga a portare tutti i cavi nei suoi pressi come in un impianto analogico, mentre uno dei benefici del mondo IP è invece la flessibilità sul cablaggio e la sua scalabilità nel tempo.
Ma è così difficile configurare una telecamera IP affinché possa parlare con un NVR? Assolutamente no a patto di seguire un metodo e usare qualche piccolo accorgimento.
Configurazione telecamera IP
Prima di tutto è necessario avere un minimo di conoscenze del mondo TCP/IP. Una telecamera IP, per far sì che sia visibile con l’NVR, deve appartenere alla stessa subnet. In parole povere, se all’NVR si associa un indirizzo IP 192.168.8.2, le telecamere che devono essere connesse ad esso dovranno avere gli indirizzi 192.168.8.3, 192.168.8.4…e via dicendo.
Non è affatto necessario che a unire telecamere e NVR ci sia un router: se la configurazione precedente è corretta, basterà far convergere tutti gli apparati su uno o più switch.
Compatibilità
Anche la compatibilità fra telecamere IP e NVR di marche diverse non deve più spaventare. Lo standard ONVIF oggi è rispettato fedelmente dai produttori seri di TVCC e quindi, mentre fino a qualche anno fa vi potevano essere delle notevoli criticità, oggi siamo ragionevolmente tranquilli sul fatto che chi si dichiara conforme allo standard ONVIF poi rispetti davvero tutti i relativi protocolli. Molti installatori però trovano a volte ostico configurare le telecamere singolarmente in modo da assegnare loro il corretto indirizzo IP. Il consiglio è di preconfigurare – se possibile – l’impianto a banco.
Preconfigurare
Prendere le telecamere una alla volta, alimentarle singolarmente (magari con un alimentatore a 12 V) e connetterle alla porta ethernet del nostro PC. Praticamente ogni telecamera IP parte con un indirizzo IP di default indicato nel foglio delle istruzioni; mettere quindi il PC nella stessa classe di IP correggendo le impostazioni della scheda di rete e a quel punto si potrà raggiungere l’interfaccia di configurazione della telecamera con un comune browser, semplicemente digitando nella barra degli indirizzi l’indirizzo IP di default della telecamera.
Browser consigliato
Internet Explorer è il browser più consigliato: infatti, se la compatibilità con altri browser varia da telecamera a telecamera e da produttore a produttore, con Explorer è ragionevolmente sicura la possibilità di accedere al menù di qualsiasi telecamera. Una volta entrati nel menù di configurazione della singola telecamera assegnarle un indirizzo IP univoco, che è consigliabile annotare, sia nello schema dell’impianto sia magari sulla telecamera stessa o sulla sua scatola. Dopo l’installazione delle telecamere, se correttamente indirizzate, saranno riconosciute in rete dall’NVR che le potrà acquisire. Di fatto ormai qualsiasi NVR ha a bordo una funzione di ricerca automatica di telecamere IP all’interno della propria rete.
Software
Un altro modo di procedere è quello di utilizzare il software di ricerca che viene normalmente inserito nel CD a corredo di qualsiasi telecamera IP. Questi software non hanno bisogno che la telecamera abbia un indirizzo IP corretto. Infatti, a patto che le telecamere IP siano alimentate e appartengano alla stessa rete del PC (quindi, per usare un termine da informatici, siano connesse in Layer 2 con il PC) il software sarà in grado di individuarle tramite MAC ADDRESS. Una volta individuate la maggior parte dei software permettono di modificare i parametri di rete della telecamera, dando opportunità di indirizzarle correttamente perché poi l’NVR possa acquisirle. Il vantaggio di questo secondo metodo è che sia utilizzabile anche su impianti già montati e collegati. Lo svantaggio è che talvolta questo tipo di software danno poi qualche difficoltà nella modifica reale dei parametri. Conoscendo entrambi i modi di agire, saremo in grado di intervenire manualmente laddove gli automatismi fallissero.
La qualità dei materiali
