I cavi scaldanti si utilizzano per evitare il congelamento di tubazioni o serbatoi e possono essere del tipo a potenza costante oppure autoregolanti. Il loro dimensionamento deve avvenire seguendo delle precise indicazioni.
Per evitare il congelamento di tubazioni o serbatoi, o l’accumulo di neve e ghiaccio su tetti e grondaie si ricorre all’utilizzo di cavi scaldanti. Sebbene il dimensionamento di questi componenti sia un’attività più termica che elettrica, spesso viene richiesto agli elettricisti di prevederne la fornitura e posa. Nel seguito si forniscono alcune indicazioni per il dimensionamento di questa tipologia di cavi a protezione del gelo delle tubazioni.
Tipologia di cavi scaldanti
I cavi scaldanti possono essere del tipo a potenza costante o autoregolanti. Senza entrare troppo nel dettaglio tecnico possiamo riassumere come segue.
Cavi scaldanti a potenza costante
I cavi scaldanti a potenza costante sono costituiti da un conduttore di corrente di rame isolato con gomma siliconica, che genera calore. Erogano dunque una potenza costante e predeterminata, non è possibile sovrapporre il cavo su sé stesso (potrebbero crearsi dei surriscaldamenti) ed è regolato da un termostato che viene attivato quanto è necessario. I cavi a potenza costante presentano i seguenti vantaggi:
- costo ridotto;
- ridotto spessore il che lo rende preferibile per applicazioni sottopavimento;
- assenza di correnti di spunto;
- maggiore robustezza.
Cavi scaldanti autoregolanti
I cavi scaldanti autoregolanti sono costituiti da due conduttori in rame stagnato connessi da un nucleo scaldante in polimero con particelle di grafite, oltre che da vari strati di guaine isolanti che servono da protezione dagli agenti chimici e meccanici. Il nucleo si autoregola, ossia varia il suo comportamento sulla base alla temperatura, aumentando la sua potenza, su tutta la lunghezza del cavo scaldante, in modo inversamente proporzionale alla temperatura dell’elemento con cui è a contatto e non richiede necessariamente l’utilizzo di un termostato.
Questa sua autoregolazione evita problemi di surriscaldamento e bruciature ed è quindi possibile sovrapporlo senza alcun rischio di danneggiamento. I cavi ad autoregolanti presentano i seguenti vantaggi:
- regolazione puntuale della potenza emessa;
- possibilità di essere tagliato su misura durante la posa;
- nessuna possibilità di surriscaldamento;
- possibilità di sovrapposizione del cavo su sé stesso (facilità di posa su valvole, flange…);
- efficienza energetica.
Dimensionamento di un cavo scaldante e protezione di una tubazione
Il cavo da installare a protezione di una tubazione deve essere scelto di potenza tale da mantenere la tubazione stessa a una temperatura superiore a quella di congelamento (solitamente 4 °C). Nel caso di tubazioni con un singolo strato di isolante termico, la potenza nominale del cavo scaldante potrà essere determinata con la seguente formula:
P=[7,85*k*(Tm – Ta)]/Ln(D2/D1)
Dove:
- P = potenza W/m del cavo scaldante;
- k = conducibilità termica dell’isolante in W/m °C;
- Tm = temperatura che si vuole mantenere della tubazione;
- Ta = temperatura minima ambientale;
- ln(D2/D1) = logaritmo naturale del rapporto dei diametri di isolamento esterno ed interno espresso in metri.
Supponiamo di voler proteggere contro il gelo una tubazione di diametro 150 mm coibentata con lana di roccia spessore 20 mm (k = 0,04 W/m °C) ed installata in un ambiente dove la temperatura può scendere fino a –10 °C:
- la temperatura minima ammessa della tubazione Tm, a favore della sicurezza, sarà pari a 5 °C (e pertanto Tm – Ta = 15 °C);
- il diametro esterno dell’isolante sarà pari al diametro della tubazione sommato al doppio dello spessore dell’isolante stesso (150 + 20 + 20 mm = 0,19 m);
- il diametro interno dell’isolante sarà pari al diametro della tubazione (0,15m).
Avremo pertanto che:
P= 7,85*0,04*15/0,236 = 19,96 W/m
Dal catalogo di un costruttore possiamo pertanto scegliere il cavo con potenza adeguata al caso in esame che nello specifico sarà un 25 W/m.
Ovviamente, una volta definita la potenza del cavo, bisognerà conteggiare i metri necessari per dimensionare correttamente l’alimentazione elettrica in base alla potenza complessivamente assorbita (con un margine di tolleranza per evitare scatti intempestivi delle protezioni).
Per evitare infine che il cavo, anche se autoregolante, rimanga permanentemente in tensione (anche quando le temperature ambiente non creano rischio di congelamento), è consigliabile installare un termostato che lo alimenti solo al di sotto di un certo valore di temperatura.
- potenza nominale (solitamente W/m);
- temperatura minima di installazione;
- temperatura massima di utilizzo;
- temperatura massima di esposizione con cavo non alimentato;
- tensione di alimentazione;
- raggio di curvatura;
- idoneità di posa all’esterno.