La progettazione, la realizzazione e la verifica degli impianti elettrici asserviti a una galleria stradale devono essere tali da consentire un utilizzo sicuro della stessa, sia in condizioni ordinarie sia di emergenza – come in caso di un incidente stradale. La norma CEI 64-20 costituisce un autorevole riferimento tecnico su cui fondare lo sviluppo del flusso di progettazione.
Il riferimento normativo che fornisce le misure integrative, rispetto alle relative norme tecniche di riferimento, per la progettazione, la realizzazione e la verifica degli impianti elettrici nelle gallerie stradali è la Norma CEI 64-20.
Gli obiettivi dichiarati dalla norma sono:
- non costituire causa di innesco e propagazione di un incendio;
- non costituire, in caso di incendio, pericolo per gli utenti a causa dei prodotti della combustione;
- garantire la continuità di esercizio dei servizi di sicurezza destinati a funzionare in caso di incidente stradale, con o senza sviluppo di incendi o, per il periodo previsto nel piano di emergenza e comunque sino ad avvenuto salvataggio delle persone presenti all’interno della galleria;
- non costituire pericolo durante le operazioni di estinzione dell’incendio;
- garantire la sicurezza degli utenti e del personale di esercizio nell’uso ragionevole degli impianti contro contatti elettrici;
- effetti termici, sovracorrenti, correnti di guasto;
- disturbi di tensione e influenze elettromagnetiche; interruzione dell’alimentazione.
Il campo di applicazione integrale della CEI 64-20 comprende gli impianti elettrici e di comunicazione elettronica delle gallerie stradali e autostradali di lunghezza superiore a 500 m.
Quelle di lunghezza inferiore, prevedono l’applicazione limitata della Norma ad alcuni Articoli: 1, 2, 3, 4, 5 (esclusi 5.4, 5. 5, 5.6, 5.7), 7 (esclusi 7.2, 7.9, 7.10) e 9. Sono escluse le gallerie stradali in fase di scavo, quelle ad uso esclusivamente militare e quelle minerarie.
Una galleria stradale è definita dalla Norma CEI 64-20 una infrastruttura stradale destinata al transito ed al la circolazione di veicoli, totalmente coperta o confinata, continuativamente chiusa su quattro lati. Un modulo di galleria è un tratto di galleria stradale di lunghezza non superiore a 150 metri.
Le differenti zone di una galleria
Al fine di una corretta scelta e installazione dei componenti degli IE e di CE, è necessario individuare gli spazi in cui la CEI 64-20 suddivide una galleria stradale in funzione dell’esposizione termica in caso di incendio e dell’esposizione meccanica.
Esposizione termica in caso di incendio
- Zona 0P (non soggetta ad esposizione termica): zona di installazione all’interno di alloggiamenti con prestazione “P” di resistenza al fuoco secondo UNI EN 1366 -11:2018;
- Zona 1P (soggetta a bassa esposizione termica): parte della galleria ricompresa tra il piano stradale e una quota, rispetto allo stesso, non inferiore a 180 cm;
- Zona 2P (soggetta ad elevata esposizione termica): tutti gli altri ambienti di installazione che non soddisfano le condizioni 0P e 1P;
Esposizione meccanica
- Zona 0M (a bassa esposizione meccanica): posa in opera interrata sotto la sede della carreggiata, posa in opera all’interno di alloggiamenti posti dietro profili redirettivi, posa in opera o all’interno di altri locali comunicanti con la galleria;
- Zona 1M (a media esposizione meccanica): posa in opera in canalizzazione metallica al di sopra della sagoma limite definita in fase di progettazione della galleria;
Zona 2M (ad elevata esposizione meccanica): posa in opera nello spazio laterale alla sagoma limite e in ogni altro ambiente diverso dalle Zone 0M e 1M, purché protette da tutte le sollecitazioni ambientali prevedibili nelle condizioni di esercizio ordinario.
Prescrizioni per la sicurezza
Le principali prescrizioni per la sicurezza, a cui è dedicato il paragrafo 5, sono relative a:
Impianti in media tensione
Le cabine MT/BT con i relativi quadri di distribuzione, quando interni alla galleria, vanno installati in un compartimento antincendio dedicato, facilmente accessibile ai mezzi di soccorso e di manutenzione. Il collegamento alla rete MT del Distributore deve essere realizzato nelle Zone 0P/0M, quando l’analisi del rischio non conduce a soluzioni differenti; mentre, per i circuiti alimentazione delle cabine si considera adatta la condizione di posa 0P/0M oppure, in caso di difficoltà tecniche, la condizione di posa 0P/1M.
Impianti in bassa tensione
La distribuzione dei circuiti deve garantire l’indipendenza elettrica degli impianti a servizio del singolo modulo di galleria e la separazione fisica dei circuiti di sicurezza da quelli ordinari. È inoltre vietato l’uso dei sistemi di distribuzione TN-C.
Circuiti ordinari (di distribuzione principale, dorsale e terminale)
Sono quelli che alimentano carichi omologhi come:
- illuminazione permanente (3.12.1 UNI EN 11095): parte dell’illuminazione della galleria, a luminanza media costante, che si estende dalla sezione di entrata a quella di uscita;
- illuminazione di rinforzo (3.12.2 UNI EN 11095): parte dell’illuminazione che, per l’illuminazione diurna, integra l’illuminazione permanente, per offrire idonee condizioni visive;
- tutti gli altri carichi diversi da quelli appartenenti ai servizi di sicurezza (Articolo 5.7).
Le condutture e i rispettivi quadri elettrici possono essere installati nelle Zone 2M e 1P. I circuiti di illuminazione permanente e di rinforzo devono essere elettricamente indipendenti e non devono alimentare altre utenze.
Sezionamento e comando
La struttura modulare dell’impianto deve consentire di individuare il modulo interessato dall’incidente nel quadro di comando installato all’inizio della galleria ma anche di sezionare tutti i circuiti, ordinari e di sicurezza, in corrispondenza degli accessi alla galleria e/o da remoto. Infine, deve permettere di realizzare l’alimentazione degli impianti di by-pass e delle vie di fuga con circuiti distinti da quelli di modulo.
Contatti diretti e indiretti
Tutti gli elementi metallici installati nelle Zone 1M e 2M e che, secondo l’analisi del rischio, possono andare in tensione a seguito di incidente stradale e risultano a portata di mano (es. canalizzazioni metalliche, guard-rail) vanno collegati a terra per sfruttare la tecnica dell’interruzione automatica del circuito.
Sorgenti di alimentazione dei servizi di sicurezza
I servizi di sicurezza vanno alimentati con una o più sorgenti di sicurezza, tenendo presenti i riferimenti normativi di impianto. Esse vanno installate in compartimenti antincendio REI 120, dotati di sistema di ventilazione o climatizzazione.
Gli UPS a uso sorgente per i servizi di sicurezza – raccomandati quelli di tipo VFI-SS-111 – devono essere conformi alle norme di prodotto della serie CEI EN IEC 62040 e CEI EN 50171 e installati in conformità alla Norma CEI EN IEC 62485-2.
Circuiti di alimentazione dei servizi di sicurezza
La Norma CEI 64-20 alla Tabella 1 riporta i servizi di sicurezza per l’esercizio e/o in caso di incidente con le relative caratteristiche di alimentazione elettrica; queste riguardano le caratteristiche costruttive dei relativi circuiti elettrici in termini di resistenza al fuoco. In particolare, questi ultimi, in relazione al modulo i-simo:
- vanno installati nelle Zone 0M/0P o, se giustificata dall’analisi dei rischi, in Zona 1M/0P in corrispondenza degli attraversamenti di altri moduli o di altri locali;
- possono essere installati anche all’interno di Zone di tipo 2M/1P/2P del modulo alimentato, impiegando cavi resistenti al fuoco (CEI 20-45) e connessioni degli apparecchi mediante scatole di cui all’Articolo 7.8.
Inoltre, le protezioni vanno installate all’inizio dei circuiti e devono rinviare la segnalazione di intervento al centro di controllo, quando previsto.
I quadri elettrici di distribuzione principale interni alla galleria devono essere ubicati in un compartimento antincendio anche coincidente con i compartimenti richiesti per le alimentazioni in MT, facilmente accessibile ai mezzi di soccorso e di manutenzione.
Locali tecnici
Quando comunicanti con la galleria, devono essere realizzati con elementi aventi prestazione di resistenza al fuoco non inferiore a EI 120 e porte di comunicazione con prestazioni di resistenza al fuoco EI-M 120.
Come scegliere e installare componenti elettrici
Particolare importanza è riservata dalla CEI 64-20 alle indicazioni per la scelta e installazione dei componenti elettrici a cui è dedicato il paragrafo 7.
- Reazione al fuoco delle condutture: tutti i cavi di energia, di segnale e di comunicazione elettronica presenti in galleria devono essere armonizzati secondo il regolamento CPR. All’interno di gallerie con lunghezza superiore ai 500 m, i cavi devono avere classe di reazione al fuoco almeno B2ca -s1a, d1, a1 (condizioni di alto rischio) secondo quanto definito dalla CEI EN 50575, con esclusione di quelli posati in opera secondo le indicazioni riportate rispettivamente nelle Norme CEI 64-8 e CEI 11-17. Sono esclusi dall’applicazione dei requisiti del presente articolo i cavi di alimentazione di ogni singolo apparecchio di illuminazione e i cavi di collegamento tra alimentatore indipendente ed apparecchio, purché di lunghezza inferiore a 2 metri e solo se forniti con l’ap parecchio stesso, per i quali valgonoi soli requisiti delle norme di prodotto.
- Resistenza al fuoco delle condutture: quando non installati in alloggiamenti con prestazione di reazione al fuoco “P”, i cavi che compongono i circuiti di distribuzione principale dei servizi di emergenza e di sicurezza devono avere caratteristiche di resistenza al fuoco secondo quanto previsto dalle Norme di prova per i cavi di energia, per quelli di comunicazione in rame e per i cavi ottici.
- Condutture in transito: le condutture che utilizzano le gallerie stradali esclusivamente come via di transito sono soggette alle prescrizioni relative alla reazione al fuoco a meno che siano installate in Zone 0P (zona non soggetta ad esposizione termica), per cui è ammesso l’utilizzo di cavi con la stessa classe di reazione al fuoco dei cavi provenienti dall’esterno della galleria.
- Canalizzazioni: quelle a vista devono essere realizzate, al minimo, con acciaio AISI 304 e sui tratti orizzontali nelle Zone 1M e 2M sono vietati i coperchi. L’installazione delle canalizzazioni deve essere compatibile con le sollecitazioni ambientali e devono garantire un’adeguata prestazione meccanica a seguito di esposizione termica all’incendio.
- Quadri elettrici: devono essere progettati e costruiti in conformità alla serie di Norme CEI EN 61439. Quando posti all’interno della galleria essere realizzati, al minimo, in acciaio AISI 304 e devono anche avere un grado di protezione meccanica IK10 secondo la Norma CEI EN 62262 (CEI 70-4) oltre a un grado di protezione pari almeno a IP55.
- Derivazioni: devono essere realizzate in modo tale da ridurre al minimo i guasti e i conseguenti interventi di manutenzione e garantire le eventuali operazioni di ispezione e manutenzione sulle connessioni, i cablaggi, ed eventuali protezioni elettriche previste al loro interno (derivazioni in cassetta). Tutti i componenti impiegati per le derivazioni devono verificare le prove di comportamento al fuoco previste dalle relative norme di prodotto, o in assenza, dalle norme di prova di cui al Capitolo 422 della Norma CEI 64-8. Le cassette di derivazione installate in galleria devono quindi avere grado di protezione minimo IP55 (IP67 se ubicate al di sotto del piano di calpestio), essere posizionate in Zona 0M o 1M, in alternativa, avere grado di protezione IK07 e, nel caso di involucro metallico, essere protette con rivestimento superficiale anticorrosione
- Derivazioni della distribuzione principale: devono essere realizzate all’interno di una cassetta di derivazione completa di protezione elettrica. L’intervento della protezione e il sezionamento delle dorsali vanno garantiti anche in caso di incendio e la derivazione deve essere installata in Zona 0M. Infine, le derivazioni devono essere resistenti al fuoco secondo la Norma CEI EN IEC 60331-1 per una durata non inferiore a 120 minuti.