Per chi ha scelto di inserire i sistemi di sicurezza fra le tipologie di impianti offerti dalla propria azienda, l’eventualità di trovarsi, prima o poi, di fronte ad un sensore difettoso (o presunto tale) è molto probabile… che fare?
L’affidabilità dei prodotti professionali ormai è davvero molto elevata, ma prima o poi ci capiterà di rientrare in quel 2-3% di difettosità che qualsiasi processo produttivo (anche di eccellenza) genera, oppure ci potrà capitare di mettere le mani su impianti fatti da altri che potrebbero essere molto vecchi o più semplicemente realizzati male. Come capire se un sensore è difettoso quindi e come comportarsi in questo frangente? Normalmente il cliente finale ci segnala un problema su un sensore in due casi: nessun allarme quando questo dovrebbe verificarsi, oppure allarmi troppo frequenti e immotivati.
Nessun allarme, neppure se violato
Analizziamo per primo il caso in cui un sensore non dà allarme anche se violato ad impianto inserito. Il primo suggerimento è quello di verificare che il cliente azioni correttamente l’impianto. Magari è convinto di inserire una determinata partizione e invece ne inserisce un’altra dove quel sensore, semplicemente, non è compreso. Se poi l’impianto non fosse realizzato da voi, il consiglio è quello di verificare che il sensore non sia stato escluso o da programmazione o fisicamente con dei ponticelli in centrale o sul sensore stesso. Infatti, soprattutto quando subentrate su un impianto installato da terzi, una verifica scrupolosa del cablaggio è quasi d’obbligo. Se tutte queste verifiche non portassero alla luce nessun problema, con un multimetro bisognerà verificare il corretto funzionamento del relè d’allarme del sensore stesso. Se questo non commuta quando il sensore viene violato, sicuramente avete individuato il problema.
In caso di eccessivi falsi allarmi
Il caso di molteplici falsi allarmi è più complesso da studiare. Prima di tutto occorre accertarsi che il sensore (sia esso da interno o da esterno) sia stato correttamente installato. Non esistono statistiche ufficiali di settore ma, intervistando tecnici delle assistenze dei distributori piuttosto che installatori esperti che subentrano su impianti problematici, si apprende con facilità che oltre il 70% di sensori che danno problemi di falsi allarmi sono stati semplicemente installati ignorando le specifiche del costruttore. Se poi restringiamo il campo di ricerca alle sole protezioni di esterno, questa percentuale è forse anche più alta. Supponendo che le indicazioni di installazione siano state rispettate, gli scenari possibili riconducono o ad un effettivo guasto del sensore o ad un problema di cablaggio. Laddove tutte le verifiche sopra citate non diano alcun esito, la causa dei falsi allarmi è da ricercarsi nel sensore incriminato.
Per una corretta installazione
Non esistono, nel mondo dell’impiantistica, ambiti in cui l’accuratezza non sia una dote necessaria. L’installazione di sistemi antintrusione non fa eccezione e, visti i ragguardevoli risultati raggiunti in termini di affidabilità dai costruttori Italiani ed esteri, la ricerca della soluzione di un problema deve sempre contemplare un nostro eventuale sbaglio prima che la colpa ricada su un eventuale difetto di prodotto.
